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“Il Lago di Bolsena: un ecosistema a rischio?” Convegno a Montefiascone, 28 ottobre 2012

Sintesi delle relazioni

 

 

Aspetti geologici e idrogeologici del bacino del Lago di Bolsena

Vincenzo Piscopo, docente di Geologia Applicata e Idrogeologia all’Università della Tuscia

 

Professore Piscopo con la sua relazione ha esaminato il bilancio idrologico del sistema comprendente il Lago di Bolsena e la sua stretta relazione con le acque sotterranee. Infatti, le valutazioni del bilancio medio annuo evidenziano che il lago, oltre ad essere alimentato dalle precipitazioni dirette e dall’eccedenza idrica sul bacino imbrifero, è alimentato anche da flussi idrici sotterranei esterni al bacino idrografico. Ancora a causa delle interconnessioni acque del lago – acque sotterranee, anche i prelievi idrici dalla falda possono impattare sul bilancio del sistema idrogeologico del Lago di Bolsena. Il prof. Piscopo ha poi mostrato i risultati di modellazioni numeriche del sistema idrogeologico, che permettono di simulare diversi scenari in condizioni di prelievi e precipitazioni diverse dall’attuale. Da queste derivano significative indicazioni per una gestione futura più razionale del sistema, che dovrebbe prevedere quali vincoli principali il deflusso minimo vitale dell’emissario ed il mantenimento di un adeguato livello idrico del lago stesso, che dovrebbe muoversi tra 304 e 304,6 metri s. l. m.. Un abbassamento del livello medio di 20 cm aumenterebbe il tempo di ricambio del lago da circa 120 anni a 580 anni.

Altri aspetti trattati nella presentazione hanno riguardato la qualità delle acque sotterranee del bacino, utilizzate anche per l’uso potabile, e le possibili influenze dell’uso delle risorse geotermiche sui delicati equilibri idrogeologici dell’area. In particolare risulta che la quantità di arsenico captato dalla falda di base aumenta notevolmente con la portata dei pozzi.

Infine, prof. Piscopo ha portato l’attenzione ai livelli di fluoruri sopra i limiti di legge, in generale nei nostri acquedotti e anche nelle fontanelle dotate di dearsenificatore.

relazione piscopo
piscopo - aspetti geologici e idrogeolog
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Piero Bruni, presidente dell’associazione Lago di Bolsena

La seconda relazione è stata presentata dall’Ing. Piero Bruni, che ha illustrato i risultati delle numerose campagne di indagine che ha svolto negli ultimi 15 anni nel Lago di Bolsena. Dai risultati è emersa la necessità di mantenere un livello di ossigenazione delle acque, dalla superficie al fondo, sempre alto, in modo da evitare quei fenomeni putrefattivi che porterebbero al rilascio di sostanze tossiche per tutte le biocenosi lacustri. Ha anche evidenziato come è importante tenere sempre e costantemente sotto controllo il livello di fosforo e azoto (principali responsabili del fenomeno dell’eutrofizzazione) in modo da non “fertilizzare” troppo l’ecosistema lacustre. Negli ultimi 6 anni, infatti, la concentrazione del fosforo totale, nel periodo di completa circolazione delle acque, è passata da 8 a 13 µgP/L. Tutto ciò ha contribuito a portare il livello di classificazione delle acque del Lago di Bolsena, da uno Stato Ecologico tra “Elevato/Buono” tipico degli anni ’80-’90 a uno Stato Ecologico “Sufficiente” ai giorni nostri.

relazione bruni
relazione bruni.pdf
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Il bacino del lago di Bolsena: carichi antropici, vulnerabilità intrinseca e limiti di sostenibilità

Maria Nicolina Ripa, Università della Tuscia, DAFNE- Dipartimento di scienze e tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia

 

Professoressa Ripa ha illustrato le principali vulnerabilità dell’ecosistema Lago di Bolsena, sottolineando che occorre agire a livello ampio per prevenire ed evitare i pericoli per l’ecosistema del Lago derivanti da erosione, inquinamento ed eutrofizzazione, al fine di mantenere il carico antropico entro i limiti della sostenibilità.

La prof.ssa Ripa ha portato poi all’attenzione della platea la necessità di adottare il Piano di Gestione per il SIC-ZPS “Lago di Bolsena”, che è stato già elaborato dall’Università insieme con la Provincia di Viterbo, per definire tutta una serie di misure di conservazione ed interventi utili a preservare questa importante risorsa da fenomeni di eutrofizzazione o di degrado dello stato della qualità delle acque. In questa ottica è importante considerare il lago non soltanto come “bacinella” riempita d’acqua, ma come un complesso sistema di cui fa parte integrante il territorio circonstante.

relazione ripa
ripa - il bacino del lago di bolsena car
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La chimica del Lago di Bolsena nell’ultimo decennio

Rosario Mosello, Direttore dell’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR di Pallanza

 

Il dott. Mosello ha presentato le conclusioni di 10 anni di indagini limnologiche sul Lago di Bolsena, svolte insieme all’ing. Bruni. Nei confronti con gli anni precedenti si evidenzia, infatti, come la deossigenazione delle parti profonde del lago sta interessando masse d’acqua sempre più importanti. Anche il dott. Mosello si è soffermato sull’importanza del contenimento dell’apporto esterno di fosforo nelle acque del lago, visto già l’elevato aumento del “carico interno” negli ultimi dieci anni. In conclusione emerge una continua degenerazione della qualità delle acque, dovuta principalmente ad un incremento dei principali nutrienti (azoto e fosforo) che provengono dal bacino imbrifero (carico esterno) e dai sedimenti profondi del lago (carico interno). In conclusione, riprendendo il titolo del Convegno, il dott. Mosello ha affermato che il Lago di Bolsena è un ecosistema a rischio.

relazione mosello
mosello - la chimica del lago di bolsena
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Considerazioni conclusive

Giuseppe Nascetti , Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche

 

Il professore Nascetti ha illustrato la situazione dello stato ecologico del Lago di Bolsena, paragonandola a quella del Lago di Vico. Dagli studi del prof. Nascetti emerge una situazione di alcune criticità che necessitano di una particolare attenzione per evitare gli spiacevoli inconvenienti verificatisi al Lago di Vico (fioriture di Cianobatteri; cianotossine nelle acque potabili; problemi al comparto turistico; ecc.). Anche per il Lago di Bolsena, come per Vico, è necessario adottare tutte quelle misure di conservazione e salvaguardia delle zone tampone (fascia ripariale e canneti acquatici); potenziare e rendere efficiente il collettore circumlacuale; controllare tutti gli impianti turistico-ricreativi che insistono sul bacino imbrifero e, non ultimo, raccogliere dati pluriennali al fine di valutare gli eventuali miglioramenti indotti da una gestione sostenibile del territorio. In conclusione il prof. Nascetti propone alle amministrazioni che insistono sul Lago di Bolsena di “fare squadra” in modo da poter tutelare in modo appropriato un bene così prezioso come il Lago di Bolsena e per non ripetere gli stessi errori fatti per il Lago di Vico.

relazione nascetti
nascetti - considerazioni conclusive.pdf
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